Carlo Cori Nessuno

Carlo Cori – Nessuno (2007 – CD)

Ultimo aggiornamento:

Carlo Cori NessunoSe vi chiedessero qual è il rocker italiano più famoso, in coro rispondereste Vasco Rossi (sic!), ma al di fuori dei patri confini l’ex DJ di Zocca non è “nessuno”, mentre dal Baltico alla Russia riecheggia un solo nome: Carlo Cori.

Vi chiederete chi sia costui. Carlo è il figlio di Ruggero Cori del quartetto di Marino Marini, che seguendo le orme del padre si è dato al bel canto o meglio al “rock targato Italia” (chi se lo ricorda?); Carlo, dopo aver inciso un primo album assieme a Patrizia Fanfani (nipote dell’allora capo del governo Italiano), come un novello Mosè ricevette dal Dio della TV (Mike Bongiorno) un telegatto (nel 1983 per l’album “Innamorati” inciso per un etichetta svedese) e dal Dio del rock Italiano (dopo due giorni di visita spirituale a Zocca) una chitarra elettrica (in realtà era una batteria, ma la chitarra fa più r’n’r) affidandogli la missione di diffondere la musica del diavolo presso quelle popolazioni di infedeli che si estendevano ad Est del Reno.

A questo punto Carlo cambia barbiere e comincia a sfoderare una chioma lungocrinita da vero rocker (siamo a metà anni ’90) incidendo il suo primo grande successo internazionale “Posto di Blocco” (dedicato alle polizie di tutta Europa che continuamente lo fermano per perquisirlo, e realizza per la title track anche un delirante videoclip con il permesso del Ministero degli Interni). Grazie al successo del disco in Germania, Russia e nei paesi del Baltico il nostro, con la sua band, i Rock Circus, Cori effettua una serie concerti trionfali di fronte a decine di migliaia di fans diffondendo la buona novella del “sesso, spaghetti e rock’n’roll” (cit.).

Nonostante nel Belpaese di lui si cominci a parlare anche in TV come ambasciatore della musica italiana nel mondo (su “Target”, “Tempi Moderni” e “Mazzi Tuoi” del sacerdote senza vergogna Don Mazzi da cui viene addirittura intervistato), i suoi due dischi successivi “Ti Spacco In 2 Come Una Mela Acerba” (no comment) e “Uomini” si rivelano assolutamente fallimentari, facendolo ripiegare sul mercato straniero.

Nell’Agosto 2006 organizza e presenta a Jurmala (Riga) in Lettonia, un format TV intitolato “Figli delle Stelle” invitando grossi nomi come della canzone e dello spettacolo tra cui Al Bano e il figlio Yari Carrisi (!?!), Franco Nero e il figlio Carlo Gabriel, Irene Fornaciari (sì, proprio la figlia di Zucchero), i Righeira, Sabrina Salerno e Alan Sorrenti (preso a nolo da qualche museo egizio) con i quali intona come gran finale della manifestazione “Nel Blu Dipinto di Blu”.

Forte di questo successo, nel 2007 pubblica la sua ultima fatica, edita anche in Italia grazie alla lungimiranza della Interbeat, che raccoglie 10 nuove canzoni ed un ramake di “Sognatori” tratto dall’album omonimo inciso per la Duck Records ma mai pubblicato. Sin dall’incipit della nichilistica title track, che inizia con un palese riff-tributo ad una certa “Smoke on the Water”, ci si accorge che, seppur un po’ appesantino dal peso degli anni, Carlo Cori è rimasto il vecchio e ruspante rocker di sempre, con l’atteggiamento da mini Vasco che racconta storie quotidiane, quasi autobiografiche, in maniera teneramente scolasticsa come potrebbe fare il vostro zio rocker che indossa ancora quei ridicoli giubbotti di pelle con le frange.

Tutto il disco è un tripudio di sonorità da stantìo stadio-rock anni 80 come “Insieme a Te Sto Bene”, “Cosa C’è”, “Kain Problem”, “Salvatore” e “Sognatori”, un sentito tributo a Vasco Rossi con testo da scuola elementare con cose tipo “Di Vasco ce n’è uno tutti gli altri fan 31!” per il quale è stato girato anche un videoclip (ancora una volta ai limiti della demenzialità); questa ammirazione per il Blasco si traduce però in ammiccamenti veramente troppo espliciti, come in “Che Noia”, “Un Altra Storia” e soprattutto nella ballad finale “Non Mi Va”.

“Biondo, occhi azzurri, capelli lunghi color oro, faccia pulita, fisico prestante, paracadutista scelto, rocker on the road, ma soprattutto voce roca, sensuale, rubacuori europeo, colleziona Rolex, adora le Porsche, con le donne è in missione per dare amore” (direttamente dal suo sito ufficiale) questo è il Vasco dei Balcani che mezza Europa ci invidia mentre l’Italia non lo apprezza.

Tracklist:
01. Nessuno
02. Cosa C’è
03. Sognatori
04. Carlo
05. Insieme a Te Sto Bene
06. Che Noia
07. Un Altra Storia
08. Famme Briacà
09. Kain Problem
10. Salvatore
11. Non Mi Va

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  1. Ogni tanto ti penso caro Carlo.. tu che hai dato tutto per la musica e sei morto facendo musica.
    Un personaggio unico con una storia alle spalle e tanto da raccontare.
    Peccato che non hai avuto il successo meritato, ma sei stato lo stesso un grande!!!

  2. Io penso che L’articolo racconta qualcosa di vero della sua storia. Ma poi tutto il resto delle cose che ci sta scritto sono battute di prese in giro e disprezzamenti su Carlo Cori. Leggo cose tipo “mini vasco” lui non ha mai ricopiato Vasco Rossi anzi,lui è sempre stato se stesso e avuto sempre rispetto nei suoi riguardi.
    Tutta l’Italia lo disprezza?! Non esageriamo, può piacere come non piacere come tutti i cantanti e musicisti. Poi non era famoso in questo paese ma è un altro discorso.
    Potete dire quello che volete ma nulla toglie che era un ottimo cantante, musicista e persona . Questo rocker gli auguro un buon viaggio (r.i.p)

    1. La gente può dire quello che vuole ma Carlo Cori resta sempre una rockstar! Continua a cantare pure da lassù. Ti ricorderemo sempre

  3. ..essendo stato a Riga..e avendo assaporato la fauna locale,'sto tamarro qui rispetto agli altri un pò lo invidio…

  4. rispondo personalmente a tutte le email, purtroppo sono momentaneamente in viaggio e non ho accesso alle email regolarmente risponderò il prima possibile.

    ciao!

  5. A me piace davvero la musica di Cori, sul serio.
    Vikk scusami, ti mandai qualche giorno fa un messaggio su myspace, ti è arrivato? L’hai letto?
    Forse semplicemente non vuoi rispondermi.
    Ciao.

    il marchese

  6. grazie a te per le segnalazioni.. vedo se riesco a procurarmi qualcosa di questi personaggi.
    Mai stato a Vilnius, ma conoscevo dei simpatici ragazzi di Vilnius, la birra lituana e’ fantastica, la mia favorita e’ la SVYTURYS che a Dublino e’ molto comune, ottime anche le salsicce lituane… un altro posto che devo visitare prima o poi!

  7. Grazie per questa chicca dalla Lettonia. Io abito in Lituania, e anche se lettoni e lituani parlano la stessa lingua qua a Vilnius non lo si conosce proprio.
    Per la serie “Italiani che appestano con le loro canzoni i paesi baltici” segnalo: in Lituania tale André Zappa (www.andrezappa.com), che ha deliziato le orecchie lituane con perle del tipo “Amore ciao” e “Ciao bella”, dall’album “As lieku Lietuvoje” del 2006; in Lettonia tale Roberto Meloni, di cui non ho notizie “discografiche”, ma che grazie alle sue conoscenze è riuscito a partecipare alla finalissima 2007 dell’Eurovisione con il gruppo appositamente creato, Bonaparti.lv (la canzone è “Questa notte”). Incredibilmente il Meloni è riuscito a bissare il successo del 2007; infatti, lo vedremo anche nella finalissima di maggio 2008 a Belgrado, con il gruppo Pirates Of The Sea (canzone “Wolves of the sea”). In Lituania, inoltre, segnalo anche Mino; lituano, ex-insegnante di italiano che, dopo l’esperienza nel reality-show “Kelias i zvaigzdes” ha coverizzato, lituanizzandole, alcune canzoni del “repertorio” italiano, tra cui “Con te partirò”, “Vivo per lei” e “Il tempo se ne va”. Viso gero da Vilnius.
    giuffro

  8. caro Davide era un sacco di tempo che volevo parlarne e mi e’ venuto fuori il megapost, un po’ lungo a dire il vero, ma volevo inquadrare bene il personaggio.

    a presto

  9. @Vikk
    che lavorone invece! non penso che nessuno in italia abbia mai dedicato cosi’ tanto tempo a questo individuo!

    riguardo alla sua fama nell’est mi vengono in mente le parole di un mio amico che di recente ha girato un po’ da quelle parti: “in russia Toto Cotugno e’ talmente famoso che se la tira!!!”

  10. …poi con i capelli lunghi ed il giubbotto di pelle… non farmici neanche pensare dai!

    PS vedro’ di richiedere il passaporto irlandese il prima possibile

  11. Ma no Vikk… non buttarti giù cosi!
    Ci hai fatto conoscere un artista veramente fetido di cui impallidiamo solo a sentirne una nota!
    Se penso che “Sognatori” è una top hit a Mosca, io sto male solo a pensare di andarci come turista.
    Pensa… magari stai ammirando la Piazza Rossa e il Mausoleo di Lenin e qualcuno ti dice:”Tu – I t a l i a n o … tu conosce tovarish Carlo Cori…”.
    Cazzo, che flash…

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