Senza timore di smentita possiamo affermare che gli imprescindibili Art Of Love sono stati il peggior gruppo dance di sempre.
Musicalmente inetti, fantasia nulla e testi da adolescente in overdose da testosterone, sono riusciti nel giro di una manciata di mix a creare un proprio sound, ideale per qualche festa a tema perché, che lo si voglia ammettere o meno, canzoni come “Tromba” o “Se Ti Sale” non possono mancare in nessuna serata trash-dance che si rispetti.
Quali sono gli ingredienti di tutto questo? Pochi e semplici: una bella cassa dritta e ipertamarra in primissimo piano, una suadente voce femminile che recita un testo che lascia pochissimo all’immaginazione e la hit da discoteca della riviera romagnola è sfornata, con la possibilità di riciclaggio come colonna sonora per qualche pubblicità di hot line televisive.
A suo modo un piccolo capolavoro che ha fatto scuola.
Duro
Prendimi per mano
Io ti porterò con me
Nel tempio della notte
Tra sogno e realtà
Dove il sogno nasce morbido e diventa più sicuro
Ora libero, ora duro
Duro duro, lo voglio duro
Duro duro, lo voglio duro
Lo voglio duro
Il ritmo batte sulla cassa e non mi basta, e non mi basta
Lo voglio duro, lo voglio duro
Che mi entri dentro ritmo attivo progressivo
Trasgressivo, progressivo
Lo voglio duro, che faccia male quando sale
Quando sale, e quando sale
Lo voglio duro un conducente sale scende e non fa niente
E sale scene e non fa niente
Lo voglio duro, duro duro
Lo voglio duro, duro duro
Lo voglio duro
Lo voglio duro, duro duro
Lo voglio duro, duro duro
Lo voglio duro
Il ritmo batte sulla cassa e non mi basta, e non mi basta
Lo voglio duro, lo voglio duro
Che mi entri dentro ritmo attivo progressivo
Trasgressivo progressivo
Lo voglio duro, che faccia male quando sale
Quando sale, e quando sale
Lo voglio duro un conducente sale scende e non fa niente
E sale scende e non fa niente
Lo voglio duro, duro duro
Lo voglio duro, duro duro
Lo voglio duro
Lo voglio duro duro duro
Lo voglio duro duro duro