“Walzer d’un Blues” è la prova che l’abuso di alcol in certe occasioni fa davvero male, il disco è un malaugurato esperimento nato casualmente nel lontano 1989 quando 6 amici si riunirono in un casolare di campagna per trascorrere le feste natalizie. Di chi stiamo parlando? Presto detto: Adelmo “Zucchero” Fornaciari, Dodi Battaglia dei Pooh, Maurizio Vandelli dell’Equipe 84, Fio Zanotti (produttore), Michele Torpedine (responsabile del Festival di Sanremo) e Umbi Maggi (bassista, amico di Fornaciari).
Invece di limitarsi al sollazzo con abbondanti pasti a base di polenta e capriolo innaffiato da litri di vino e grappe fatte in casa, i sei decisero di registrare in una settimana senza troppi ripensamenti quello che veniva loro in mente e in queste condizioni il risultato non poteva essere certo sopraffino, soprattutto per quanto riguarda i testi che dimostrano uno Zucchero, in questa occasione senza il suo immancabile cappello, già allo sbando.
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Quello che domina l’album è lo scazzo generale come la pessima cover “Careoche (Diamoci le mani)” o la strampalata “Con questi chiari di luna” chiaramente post-sbronza, l’introduzione alcolica di “Antifona”, il singolo “E così viene Natale” dall’immortale ritornello “ve lo scrivo con un lapis, buon Natale da Adelmo e i suoi Sorapis”, il funk-rap senza capo né coda “A son fortissimo…..canta Fio” e il delirante il pazzo finale “Mai-a-letto” degno degli Squallor. Le uniche note positive sono la ballad “Ballantime mood” (inaspettatamente seria e ben fatta) e soprattutto l’efficacissimo walzer-blues della title track.
Con un disco del genere non meraviglia che le note di copertina dicano che la “Polygram è abbastanza orgogliosa di presentarvi Adelmo e i suoi Sorapis”, infatti il disco sembra una brodaglia insapore, estremamente allungata ed insipida, basata su giusto un paio di brani e tantissimi riempitivi che magari richiameranno alla mente il gozzoviglio natalizio agli autori, ma suonano assolutamente indigesti all’ascoltatore occasionale. Rimane solo una domanda senza risposta: che diavolo è ‘sta roba?
Nonostante l’impalpabilità del disco le vendite diedero ragione al sestetto che raggiunse le vette delle classifiche aggiudicandosi addirittura il disco d’oro, alla faccia nostra.
Tracklist:
01. Antifona
02. E così viene Natale
03. Un giorno che piove
04. Walzer d’un blues
05. A volte nevica a giugno
06. Careoche (Diamoci le mani)
07. Con questi chiari di luna
08. A son fortissimo…..canta Fio
09. Ballantime mood
10. Mai-a-letto